A BACAS organizziamo esposizioni del lavoro eseguito dai nostri artisti in-sede, nei laboratori, e mostre curate da ospiti. Vi invitiamo a contattarci nel caso foste intenzionati a seguire la curatela di un nuovo progetto o stiate cercando la località per uno già ideato.



topografie trovate - 2018

grace morgan


Grace Morgan è una fotografa di Brooklyn, NY. Ha iniziato a fotografare street art durante una lunga camminata a Oaxaca, e da allora è alla continua ricerca fotografica di interpretazioni di “arte di strada” in città di tutto il mondo, tra cui Berlino, Beirut, Cartagena (Colombia), Cagliari, Milano e San Francisco. Percorrere le città in cui viaggia a piedi le ha permesso di scorgere in queste forme di arte urbana una potenza comunicativa e riflessiva allo stesso tempo. 

Ha esposto le sue opere alla galleria d’arte Vespa Projects Gallery a Brooklyn, NY. Sul suo sito sono disponibili stampe di grandi dimensioni delle sue fotografie e i suoi libri si possono acquistare cliccando sui rispettivi link in fondo alla pagina.


manifesto 2111 - 2018

fabrizio caròla & studio 2111

La mini-retrospettiva dell’architetto Fabrizio Caròla con disegni, foto-documentazione dei progetti architettonici dall'inizio finora.


trattato di anatomia emozionale - 2018

andrea pennisi & virginia caldarella

Mostra delle tavole originali che illustrano il libro Trattato di Anatomia Emozionale.

Ispirato al Trattato di Anatomia di Leonardo Da Vinci ed alla Teoria Umorale di Ippocrate, questo surreale “Trattato” attribuito al fantomatico Melanio da Colìa, erudito di mali e terapie emozionali, vissuto in epoche immaginifiche, illustra e descrive i mali tipici del poeta e del sognatore, del pirata e del selvatico, i veleni e gli antidoti che animano e contaminano la nostra ”anatomia emozionale”. 


bos taurus - 2016

ARSENIO PANDOLFO PHOTOGRAPHS

Court Tree Gallery, Brooklyn, New York

Dal catalogo della mostra:
“Di recente, è stato ritrovato quello che è forse l’ultimo quadro di Francis Bacon: la tela raffigura un toro, per metà in ombra e per metà illuminato da una fonte di luce: non si capisce se stia indietreggiando o avanzando, cosa che sembra indicare la natura ambigua della morte stessa, vista come un inizio, una fine, forse tutte e due le cose. Questo quadro suggerisce che il nostro legame con il toro è ancora saldo: la possibilità di essere trasformati dalla bestia rimane sempre viva.”